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Rappresentazione visiva dell'articolo: 2 - IL RISCATTO DI LAUREA CONVIENE? IL RISCATTO DI CHI NON LAVORA

Autore: Salvatore Spinosa

Data di pubblicazione: 12 giugno 2023

2 - IL RISCATTO DI LAUREA CONVIENE? IL RISCATTO DI CHI NON LAVORA

Riscattare la laurea ai fini della pensione INPS conviene oppure no?

Il nostro obiettivo è dare risposta a questa annosa domanda.

Dedichiamo 6 articoli al riscatto nelle gestioni INPS, riservando ad un momento successivo i riscatti delle casse professionali.

 

Nel primo articolo abbiamo introdotto gli aspetti fondamentali del riscatto di laurea; adesso ci concentriamo sulla prima tipologia di potenziali riscattanti: gli inoccupati

Le agevolazioni previste per il riscatto dei non occupati sono riservate a chi non svolge attività lavorativa attualmente e, soprattutto, non ne ha svolte in passato, cioè non ha alcuna contribuzione in Italia o all'estero accreditata nel proprio fascicolo previdenziale.

Gli inoccupati potrebbero avere dei redditi che non provengono da lavoro e, dunque, che non implicano l'attribuzione di contributi previdenziali: redditi diversi, ad esempio, redditi fondiari, redditi da locazione o da capitale.

Come si effettua il calcolo dell’onere del riscatto per gli inoccupati?

Il calcolo, in questo caso, è relativamente semplice e viene fuori dalla seguente moltiplicazione:

 

reddito minimale artigiani e commercianti x % contributi dipendenti x anni da riscattare

 

Gli importi al 2022 erano di € 16.243,00 moltiplicato il 33% e per il numero di anni da riscattare, con un onore al 2022 di € 5.360,19 per il singolo anno.

Il 2023, a causa dell'inflazione registrata nei mesi precedenti, ha rivisto al rialzo le cifre:

 

€ 17.504 x 33% x anni da riscattare

 

L’adeguamento legato all’inflazione comporta che il singolo anno da riscattare per chi non abbia mai lavorato costi € 5.776,32 nel 2023 e quindi oltre 400 euro in più rispetto all'anno precedente.


ASPETTI FISCALI

Gli aspetti fiscali del riscatto di laurea per i non occupati presentano delle particolarità.

Chi non lavora e riscatta la laurea può trovarsi in due fattispecie diverse:

  • ha altri redditi: può dedurre l’onere del riscatto per cassa (nell’anno in cui è stato sostenuto);
  • non ha altri redditi: il familiare che ne ha il carico fiscale gode della detrazione al 19% dell’onere complessivo.

 

I contributi degli inoccupati vengono accantonati dall'Inps e rivalutati ogni anno; il montante viene trasferito su domanda dell'interessato presso un'eventuale gestione di iscrizione alla quale si è potuto avere accesso una volta e si sia cominciato a lavorare.

 

Chiuso il capitolo introduttivo e trattato il caso degli inoccupati, nei prossimi contenuti tratteremo il riscatto per i lavoratori e tutte le particolari condizioni che si possono realizzare per comprendere quando e come il riscatto possa o meno convenire.

A presto!

 

Salvatore Spinosa

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